Cum Liber pater exercitum in Indiam duceret, Silenus, qui Liberum educaverat, aberravit ...

Mentre il padre Libero conduceva l'esercito in India, Sileno, che aveva allevato Libero, si allontanò dalla strada e arrivò nel territorio del re Mida. Mida accolse generosamente Sileno come ospite, e gli concesse una guida affinché lo riportasse fino al corteo di Libero.

Per via del favore, il padre Libero concesse a Mida di potergli domandare qualsiasi cosa desiderasse. Da lui, Mida, avido di ricchezza, ma poco previdente, chiese che qualsiasi cosa egli avesse toccato, diventasse oro. Dopo che ebbe ottenuto ciò e che fu ritornato presso la reggia, in un primo momento egli fu felicissimo, perché qualsiasi cosa aveva toccato, diventava oro. Tuttavia, diventavano oro anche il cibo e le bevande!

Poiché ormai era tormentato dalla fame, e non riusciva a nutrirsi con cibo alcuno, Mida chiese a Libero che gli togliesse quel magnifico dono. Libero ordinò che egli si lavasse nel fiume Pattolo;

e, dopo che il corpo di costui ebbe toccato l'acqua del fiume, l'acqua divenne del colore dell'oro, e in questo modo Mida fu liberato dal rovinoso dono. Oggigiorno, in Lidia, questo fiume viene chiamato Crissoroa.

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