Id quod de Olympiade, Philippi regis uxore, Alexandri matre, in historia Graeca scriptum est, etiam de Publii Scipionis matre, qui prior Africanus appellatus est, memoriae datum est. Nam et C. Oppius et Iulius ...

Ciò che è stato scritto nella storiografia Greca in merito ad Olimpiade, la moglie del re Filippo, e la madre di Alessandro, è stato consegnato alla memoria anche riguardo alla madre di Publio Scipione, che per primo venne chiamato "l'Africano". Infatti, sia C. Oppio, sia Giulio Igino, sia gli altri che scrissero della vita e delle imprese dell'Africano, tramandano che la madre di lui venne per lungo tempo considerata sterile. Ma un giorno, nella camera da letto e nel letto della donna, dopo che ella aveva dormito giacendo da sola, mentre il marito era assente, narrano che improvvisamente apparve di fianco a lei un enorme serpente, e che il medesimo, una volta strisciato via, non poté essere trovato;

narrano che la donna riferì proprio questo episodio agli aruspici, e che loro, dopo aver compiuto un sacrificio, risposero che proprio da lei, ritenuta sterile, presto sarebbe nato un figlio.

E non molti giorni dopo che quel serpente comparve sul letto, la donna cominciò a patire i sintomi di un concepimento; a nove mesi da quel momento nacque il famoso P. Africano, che in Africa, nella seconda guerra Punica, sconfisse Annibale e i Cartaginesi.

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