Il diluvio universale: Noè

Noe, Dei iussu, in arcam cum coniuge, tribus filiis totidemque nuribus …

Noè, per ordine di Dio, era entrato nell’arca con la coniuge, tre figli e altrettante nuore, e due animali di ciascuna specie.

Allora le acque di tutti i mari e di tutti i laghi, dei fiumi e delle sorgenti, erano esondate al di sopra della terraferma; al contempo, a causa della pioggia che era caduta sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, l’acqua aveva ricoperto anche montagne elevate, sull’intero pianeta.

Tutti gli esseri viventi erano morti nel diluvio, dall’uomo ai capi di bestiame, ai rettili, e agli uccelli del cielo. Era rimasto il solo Noè, insieme a coloro che si trovavano nell’arca insieme a lui. Quando le acque cominciarono ad abbassarsi, Noè, che desiderava vedere se si fossero ritirate le acque, aprì la finestra dell’arca, e lasciò uscire un corvo, il quale non ritornò;

allora lasciò uscire una colomba, la quale, verso sera, ritornò con un ramo d’ulivo, che indicava la fine del diluvio. Allora Noè uscì dall’arca con la moglie ed i figli.

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