Miltiades accusatus est proditionis quod, cum Parum expugnare posset, a Persarum rege corruptus, infectis rebus, ab insula discessisset. Eo tempore aeger erat ...

Milziade venne accusato di tradimento, poiché, sebbene potesse espugnare Paro, dato che era stato corrotto dal re dei Persiani, a loro dire (causale soggettiva al congiuntivo) era andato via dall'isola ad operazioni non ultimate.

Nel medesimo periodo egli (Milziade) era infermo, a causa dei colpi che aveva ricevuto durante l'assedio della città. E così, dal momento che egli non poteva parlare di persona in propria difesa, parlò suo fratello Stesagora.

Una volta istruito il processo, (Milziade) assolto dalla condanna a morte, venne multato in denaro, e quell'ammenda venne valutata in cinquanta talenti, l'ammontare della spesa che era stata fatta affinché fosse allestita una flotta. Poiché Milziade non poteva pagare immediatamente questa somma di denaro, venne messo nelle carceri di Stato, e lì morì. Anche se egli (Milziade) venne accusato di questo crimine relativo a Paro, tuttavia la causa della condanna fu un'altra.

Infatti gli Ateniesi, a causa della tirannide di Pisistrato, che c'era stata pochi anni prima, temevano il prestigio di tutti i loro concittadini.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:11:40 - flow version _RPTC_G1.3