Solone e Pisistrato (Versione latino)
Athenienses, post acres diutinasque contentiones, discordiis intestinis vexati …
Gli Ateniesi, dopo contese aspre e durature, tormentati dalle discordie interne, consegnarono il potere a Solone, il quale amministrò lo Stato con grande assennatezza, e dette alla cittadinanza nuove leggi, per mezzo delle quali ricompose i contrasti dei cittadini, e restituì la concordia ad Atene.
Dopo di ciò, lasciò Atene, attraversò l’Asia e l’Egitto, abitò per molti anni nell’isola di Creta, e alla fine ritornò in patria.
Nel frattempo, ad Atene, Pisistrato, uomo aristocratico ed esperto di arte militare, aspirava alla tirannide. Allora Solone, ormai vecchio, ma dall’intelligenza acuta, avvertiva continuamente i suoi concittadini dei fraudolenti piani di Pisistrato, e a loro diceva: O Ateniesi, se avrete prestato fiducia alle parole di Pisistrato, perderete la vostra libertà; egli, infatti, vuole diventare tiranno di Atene.
Gli Ateniesi trascurarono l’avvertimento di Solone; così Pisistrato, con pochi soldati, occupò con l’inganno la rocca della città, e divenne tiranno degli Ateniesi. Egli, tuttavia, governò la città in maniera moderata, e dopo la sua morte il potere passò ai figli Ippia ed Ipparco.