Detrahere igitur alteri aliquid et hominem ...

Perciò è maggiormente contrario alla natura rubare una qualche cosa ad un altro, o che un essere umano aumenti il suo profitto a discapito di un essere umano, della morte, dell'indigenza, del dolore, e degli altri accidenti che possono capitare al corpo oppure al patrimonio.

Infatti per prima cosa, questo compromette il vivere insieme degli esseri umani e la società. Qualora infatti saremo disposti in modo che per guadagnarsi un profitto ognuno spogli o violi un altro, è inevitabile che ne risulti distrutto proprio il vivere sociale dell'umanità, che è secondo natura più di ogni altra cosa.

Nella stessa maniera in cui risulterebbe inevitabile che il corpo intero si indebolisca e muoia, qualora un qualunque organo pensasse di stare bene dopo aver trasferito a sé il vigore dell'organo vicino, così, nella stessa maniera, è inevitabile che il vivere sociale e la comunità degli esseri umani risultino rovesciati qualora chiunque di noi, rubi per sé, per proprio profitto, gli averi di un altro. Del resto ci è stato consentito di ottenere quello che può essere utile per la vita, ma la natura non tollera che, per mezzo delle spoliazioni di altri, da noi vengano accresciuti i nostri mezzi, i nostri averi, i nostri beni.

Inoltre, non è sancito unicamente dalla natura, ovvero dalla legge dei popoli, ma è sancito anche dalle leggi di ciascun popolo il fatto che non sia ammesso fare torto ad un altro per il proprio profitto.

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