Hannibal non amplius novem annos natus cum patre ...
Annibale, all'età di non più di nove anni, partì per l'Ispania insieme al padre, e dopo la morte di quello, una volta subentrato Asdrubale come comandante supremo, fu a capo di tutta la cavalleria.
Quando anche costui fu ucciso, l'esercito gli affidò il comando supremo. Questa nomina, riferita a Cartagine, fu approvata pubblicamente. Così Annibale, diventato comandante supremo a meno di venticinque anni, nei tre anni successivi sottomise con la guerra tutte le popolazioni dell'Ispania. Espugnò con la forza Sagunto, città confederata con i Romani e si procurò tre enormi eserciti.
Mandò uno di questi in Africa, un altro lo lasciò in Ispania con il fratello Asdrubale, il terzo lo portò con sé in Italia. Attraversò il valico Pirenaico, per dovunque marciò, si scontrò con tutti gli abitanti: non congedò nessuno se non dopo averlo sconfitto. Dopo che fu arrivato alle Alpi, che separano l'Italia dalla Gallia, e che prima di lui mai nessuno aveva superato con un esercito, fuorché il greco Ercole (per questa impresa quello oggi sia chiama valico greco), sterminò gli Alpici che tentavano di impedirgli il passaggio, spianò le strade, fortificò i percorsi, fece sì che un elefante equipaggiato potesse passare per dove in precedenza a stento riusciva ad arrampicarsi un uomo libero da armi. Per questa strada fece passare le truppe e giunse in Italia.