I veri beni - Versione Lingua Viva
Cum Demetrius, Macedonum rex, Megaram post diutinam obsidionem expugnavisset, eius milites totam urbem avidissime... ipsum omni supellectili spoliaverant: tamen philosophus non dubitaverat fateri se nihil amisisse.
Quando Demestrio, il Re dei Macedoni, aveva espugnato Megara dopo un lungo assedio, i suoi soldati saccheggiarono assai avidamente e crudelmente tutta la città.
Il re avendo visto Stilpone, famosissimo filosofo, mentre partiva dalla città senza alcun peso, ma che indossava solo la tunica, ritenne che quello avesse perso tutte le cose buone durante il saccheggio della città, così lo interrogò: "Cosa hai perso, o uomo assai sapiente, in questa distruzione?" quello rispose "Niente, ho con me tutte le mie cose." Con queste parole voleva dire che i soldati, sebbene assai avidi, non avevano potuto strappargli via niente né in virtù né in sapienza.
Infatti diceva che quelle sono le vere cose buone, che non possono essere portate via, le altre lui poteva averle per (in cambio di) nulla . Il re, che commiserò il filosofo, fu spinto ad ammirare il suo grande animo e sapienza:
infatti i nemici avevano saccheggiato la città, avevano distrutto e incendiato la sua casa, avevano condotto in schiavitù le figlie, avevano spogliato lui stesso di ogni cosa, ma il filosofo non aveva dubitato di dichiarare che egli non aveva perso nulla.