Il centauro Chirone - Igino lLingua Viva
Il centauro Chirone versione latino Igino
traduzione libro Lingua Viva
Antiqui poetae in carminibus suis de claris et feris Centauris multas fabulas narraverunt....
Gli antichi poeti raccontarono nelle loro opere molte storie sui celebri e selvaggi Centauri.
Il popolo dei Centauri, prima che scoppiasse la guerra di Troia, abitava sui monti e nei boschi della Tessaglia. La loro natura era mostruosa: il capo e il torace era d'uomo, la restante parte di cavallo. I Centauri erano noti per la grandezza e la velocità del corpo e la ferocia dell'animo; uomini e bestie venivano uccisi con le loro frecce aguzze; ma non tutti gli uomini dei Centauri amavano le contese e il sangue, i combattimenti e le stragi: Chirone, come è stato tramandato dai poeti e dagli antichi scrittori, ebbe fama per la mansuetudine, l'umanità e la prudenza e per le sue virtù fu illustre tra i Centauri.
Perciò le opere dei poeti celebrarono Chirone come il maestro di uomini illustri quali Ercole, Giasone e Achille. Ma Ercole ferì involontariamente il Centauro, suo maestro, con una freccia imbevuta del sangue dell'Idra.
Ma la mansuetudine e la giustizia di Chirone meritarono una ricompensa dagli dei. Infatti, quando il Centauro morì, Giove pose Chirone tra le stelle del cielo e ora, con un nuovo nome, risplende in cielo tra i segni dello Zodiaco.