NERONE - versione LINGUA VIVA
NERONE
Dal libro Lingua Viva
A Claudio successe Nerone, molto simile a suo zio Caligola, che danneggiò e sminuì l'Impero Romano d'insolita lussuria; si lavava in profumi caldi e freddi, catturava pesci con reti d'oro ed estraeva le reti con funi purpuree.
Uccise grandissima parte dei senatori, fu nemico di tutti gli onesti. Infine, danzava e cantava in modo pessimo sulla scena con il costume da citaredo o da attore tragico.
Commise molti parricidi, uccise il fratello, la moglie, la sorella, la madre. Incendiò la città di Roma: voleva infatti osservare lo spettacolo che un tempo aveva offerto Troia conquistata. Nelle imprese militari quasi non perse la Britannia. I Parti distrussero l'Armenia e fecero passare sotto il giogo le legioni Romane. Tuttavia vennero create due province sotto di lui: il Ponto Poiemoniaco e le Alpi Cozie.
Infine, odioso alla città di Roma, fu abbandonato da tutti e giudicato nemico dai senatori: fuggì dal palazzo e si uccise nella villa suburbana di un suo liberto, che si trova tra la via Salaria e la Nomentana.
Claudio successit Nero, Caligulae avunculo suo simillimus, qui Romanum imperium et deformavit et diminuit, inusitatae luxuriae; in calidis...