I Belgi assalgono Bibracte (Versione di latino Cesare)

I Belgi assalgono Bibracte versione latino Cesare
traduzione libro Littera litterae pag. 223 n. 4
inizio: Ab his castris oppidum Remorum, nomine Bibrax, aberat milia passuum octo. Id ex... fine: sese diutius sustinere non posse.

La città dei Remi, chiamata Bibracte, distava otto miglia da questo accampamento. I Belgi iniziarono ad assediare con un grande impeto durante questa marcia.

A fatica si resistette a quel giorno. Questa è la tecnica d'assedio comune ai Galli e ai Belgi. Quando, circondata una moltitudine di uomini, furono lanciate pietre lungo tutte le mura e il muro fu privato dei difensori, fatta una testuggine, entrarono per le porte e cercarono di scalzare il muro. Allora facilmente ciò accadde.

Infatti quando la moltitudine lanciava le pietre e i dardi, nessuno aveva la possibilità di fermarsi sul muro. Quando la notte aveva posto fine al combattere, Remo Iccio, il maggiore fra i suoi per nobiltà e grazia, che allora era a capo della città, uno di quelli che erano andati da Cesare come ambasciatore per la pace, inviò un messaggero: se non gli mandava aiuto, non poteva resistere più a lungo.

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