Il filosofo Aristippo (Versione Vitruvio littera litterae)

Libro: Littera Litterae (2C) Pagina 263 Numero 4

Aristippus, qui inter Cyrenaicos philosophos excellentissimus habetur, naufragio eiectus ad Rhodienium litus, cum geometrica schemata...

Aristippo, che era reputato il migliore fra i filosofi Cirenaici, scagliato da un naufragio sulla spiaggia di Rodi, avendo visto figure geometriche scritte sulla sabbia, si dice che abbia esclamato ai suoi compagni: "Speriamo bene, o amici!

Vedo qui infatti delle tracce di uomini". E subito si diresse alla città di Rodi e giunse al ginnasio, e qui trattando di filosofia ricevette in dono dai cittadini dei regali, per adornare non solo sé, ma anche per poter garantire anche a coloro che furono con lui sia il vestiario sia tutte le altre cose, le quali erano necessarie al sostentamento.

Poiché invece i suoi compagni avevano deciso di ritornare in patria e gli chiedevano cosa mai volesse che fosse riportato in patria ai parenti, allora si dice che abbia risposto così: "Ad ogni modo bisogna destinare ai figli i possedimenti e i beni, che anche in un naufragio possano trarsi in salvo". Infatti si dicono veri sostegni della vita quelli ai quali né uno sfavorevole andamento della sorte né le rivoluzioni politiche né le devastazioni della guerra o le incursioni dei pirati e dei predoni possano nuocere.
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