Germanico in viaggio

Germanicus cum Euboeam petiverat attigit Lesbum …

Germanico, dopo essersi diretto nell’Eubea, raggiunse Lesbo, dove Agrippina partorì Giulia.

Dopo che ebbe visitato le estreme regioni dell’Asia, e Perinto e Bisanzio, delle città Traci, subito entrò (lett. entra) nelle gole della Propontide e nell’imboccatura del Ponto, poiché desiderava vedere luoghi antichi ed illustri; parimenti egli rianimava le province stremate dalle contese interne o dai torti dei governatori.

Ma, quando egli si trovava sulla via del ritorno, gli aquiloni contrari lo dirottarono. Dunque si diresse verso Troia, costeggiò l’Asia, e approdò a Colofone, per il fatto che desiderava consultare l’oracolo di Apollo Clario. In quel luogo c’era un sacerdote;

quello, dopo che era entrato nella caverna, attinse l’acqua di una sorgente misteriosa, e, per lo più ignaro di letteratura e di poesie, emise oracoli in versi ben rifiniti. E, tramite, giri di parole, egli aveva cantato a Germanico una morte precoce.

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