Aspice hanc frequentiam cui vix urbis immensae ...

Guarda questa folla, alla quale a malapena sono sufficienti le case di una città immensa: una grandissima parte di codesta moltitudine manca di una patria.

Affluirono dai municipi e dalle colonie, e infine da tutto il mondo. Alcuni li portò l'ambizione, altri l'obbligo di un incarico politico, altri ancora l'affidamento di un'ambasceria, altri il lusso, altri il desiderio di studi umanistici, altri ancora gli spettacoli; certi furono trascinati dall'amicizia, certi dalla laboriosità, che aveva trovato una grande occasione di esibire capacità, certi portarono eloquenza da vendere.

Non ci fu genere di uomini che non accorse in questa città, che offriva grandi ricompense sia per i vizi che per le virtù.

Chiedi a tutti costoro di quale patria sia ciascuno: vedrai che la parte maggiore è quella che, dopo aver abbandonato le sue sedi, giunse in una città senza dubbio immensa, ma tuttavia non sua. Per lo più costoro a Roma sono viaggiatori piuttosto che cittadini.

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