Le imprese di Augusto

All'età di diciannove anni mi procurai un esercito per iniziativa personale e a spese mie al fine di riportare in libertà lo stato tormentato dal potere di un partito.

Per questa ragione il senato mi assunse tra le proprie fila e mi dette il comando militare supremo. Il popolo invece mi elesse console, poiché erano morti in guerra entrambi i consoli. Cacciai in esilio gli assassini di mio padre e poi, quando portarono guerra allo stato li vinsi per due volte sul campo di battaglia. Feci spesso guerre civili ed esterne, per terra e per mare, in tutto il mondo e, da vincitore, concessi il perdono a tutti i cittadini che lo chiedevano.

Circa cinquecentomila furono i cittadini Romani che fecero giuramento militare sotto di me. Concluso il servizio militare trasferii nelle colonie o rimisi nei loro municipi assai più che trecentomila di loro. Catturai seicento navi e tralascio le navi più piccole di una triremi. Trionfai per due volte ricevendo l'ovazione e celebrai due trionfi curuli (su carro), e per ventuno volte fui acclamato imperatore.

Durante il settimo consolato, per volere del sento, fui riconosciuto Augusto. In occasione dei miei trionfi furono condotti davanti al mio carro nove re e figli di re. Quando scrivevo queste cose ero stato console tredici volte e avevo settantacinque anni.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:23:23 - flow version _RPTC_G1.3