Condanna di Milziade all'esilio

Athenienses propter Pisistrati tyrannide quae paucis annnis ante fuerat, ominium civium suorum ...

Gli ateniesi per la tirannide di Pisistrato, che c'era stata pochi anni prima, temevano la potenza di tutti i loro concittadini.

Milziade, vissuto molto in cariche importanti, sembrava non poter essere un privato, soprattutto sembrando essere attirato alla brama di potere per abitudine. Infatti nel Chersoneso per tutti quegli anni, che vi aveva abitato, aveva detenuto un continuo potere ed era stato chiamato tiranno, ma giusto.

Non aveva ottenuto con la forza, ma per volere dei suoi, e manteneva quel potere con onestà. Infatti sono detti e ritenuti tiranni, quelli che sono con potere continuo in quella città, che si avvale della libertà. Ma Milziade era sia di somma amabilità che di straordinaria disponibilità, tanto che nessuno era tanto umile, cui non fosse aperto l'accesso verso di lui, la grande autorevolezza presso tutte le città, il nome famoso, la gloria massima dell'arte militare.

Guardando queste cose il popolo preferì che lui innocente fosse colpito che essere troppo a lungo nel timore.

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