Difficoltà della traversata delle Alpi

Tum vero simul ab hostibus simul ab iniquitate locorum Poeni oppugnabantur plusque …

A quel punto, però, i Cartaginesi venivano contrastati tanto dai nemici quanto dall'asprezza dei luoghi, e ancor di più (avevano contrasti)

tra di loro. I cavalli in particolare rendevano pericolosa la colonna; questi infatti si agitavano sia spaventati dalle grida confuse, che i boschi ed anche le valli riecheggianti accrescevano, sia, colpiti o feriti per caso, essi si imbizzarrivano al punto da fare un'enorme strage di uomini e insieme di salmerie di ogni genere; e l'assembramento precipitò nella smisurata profondità molti uomini, alcuni per giunta armati.

Ma le cadute facevano ruzzolare soprattutto gli animali da soma con i carichi. Anche se queste cose erano orribili a vedersi, per un pò di tempo Annibale si fermò, e mantenne a freno i suoi, per non aggravare lo scompiglio e l'agitazione. Quindi, dopo che ebbe visto che la colonna veniva spezzata, sferrò un attacco da un punto più alto, e, anche se con questo assalto respinse i nemici, accrebbe anche lo scompiglio nei suoi.

Ma quello scompiglio, dopo che i sentieri erano stati liberati grazie alla fuga dei montanari, si calmò in breve tempo, e presto tutti furono portati dall'altra parte, non solo in pace, ma addirittura in silenzio.

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