Germani reges ob nobilitatem duces ob virtutem sumunt. Nec illis inest infinita ac libera ...
I Germani eleggono i re in base alla nobiltà (di sangue) e i comandanti in base al valore.
E ad essi non spetta un potere illimitato e assoluto, e stanno a capo dei soldati più con l'esempio che con l'autorità. I soli sacerdoti possono punire, incatenare e percuotere i criminali. Essi credono che un dio assista coloro che combattono. Tolgono dai boschi sacri le rappresentazioni e le statue, e le portano in battaglia.
Né il caso, né un raggruppamento casuale determina lo squadrone o la disposizione a cuneo della cavalleria, bensì i legami di famiglia e le parentele (lett. : "bensì le famiglie e le parentele"); e i parenti sono presenti in luoghi molto vicini, da dove i soldati possono sentire il gridare delle donne e i vagiti dei bambini. Costoro sono dei testimoni assolutamente inviolabili, costoro sono i celebratori più importanti;
i combattenti esibiscono le ferite alle madri e alle coniugi; anche quelle partecipano alle battaglie: non temono di contare ed esaminare le ferite, e portano cibi ed incitamenti a coloro che combattono.