Helvetii his rebus adducti et auctoritate Orgetorigis permoti constituerunt ea quae ad proficiscendum ...
Gli Elvezi, spinti da queste circostanze ed istigati dal prestigio di Orgetorige, decisero di procurarsi le cose che erano necessarie per partire, di acquistare il massimo numero possibile di animali da soma e di carri, di fare le seminagioni quanto più estese possibile, affinché durante il viaggio fosse disponibile una grande quantità di grano, di rinsaldare la pace e l'alleanza con le popolazioni più vicine. (- Gli Elvezi) ritennero che per loro fosse sufficiente un periodo di due anni per portare a termine quei progetti; con una legge, fissano la partenza per il terzo anno. Per portare a termine quelle cose viene scelto Orgetorige.
Egli si fece carico dell'ambasceria presso le tribù. Durante quel viaggio, egli convince Castico, figlio del Sequano Catamantaloede, il cui padre aveva detenuto per molti anni il potere tra i Sequani ed era stato insignito del titolo di "alleato" dal Senato del popolo Romano, a prendere tra la sua gente il potere che il padre aveva detenuto in precedenza; e, allo stesso modo, (- Orgetorige) convince l'Eduo Dumnorige, il fratello di Diviziaco, che in quel tempo deteneva un ruolo egemone tra la (sua) gente, ed era gradito soprattutto alla plebe, a tentare la medesima cosa, e gli dà in sposa la propria figlia.
Assicura che, per loro, portare a termine (quelle) imprese è cosa semplicissima da fare.