Il sacrificio di Ifigenia

Duces Achivi vatem Calcantem consuluerunt et vates: Dea – dixit – Iphigeniae …

I comandanti Achei consultarono l’indovino Calcante e l’indovino disse: La dea ordina il sacrificio di Ifigenia.

Tutti furono spaventati dall’ordine della dea, soprattutto Agamennone, ma il dovere di re vinse l’amore di padre. Il padre fece venire con l’inganno Ifigenia nell’accampamento e annunciò alla figlia le nozze: era destinata ad andare in sposa ad Achille. La fanciulla, ignara del tranello, attendeva ansiosa il giorno delle nozze.

Quando il giorno giunse, non vennero celebrate le nozze, ma il funerale della giovane. Mentre Ifigenia veniva condotta davanti agli altari, il padre stava in piedi sconsolato, i sacerdoti nascondevano il pugnale sacrificale, ed i soldati, tristi in volto, versavano lacrime. La giovane sventurata, muta per la paura, piegatasi sulle ginocchia percuoteva la terra e guardava il volto inflessibile del padre.

Dopo che fu sollevata dalle mani degli eroi, venne condotta tremante agli altari. Il sacerdote stava per immolare la fanciulla, quando, all’improvviso, la dea fu mossa dalla compassione e sostituì una cerva al posto di Ifigenia.

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