Scontro decisivo fra i Romani e i Germani

Caesar a dextro cornu quod eam partem minime firmam hostium esse …

Cesare ingaggiò il combattimento dal fianco destro dell'esercito, poiché si era accorto che quella parte dei nemici non era affatto salda.

Così i nostri fecero con grande accanimento un assalto contro i nemici, e i nemici si slanciarono in avanti così all'improvviso e così velocemente che non veniva dato il tempo di scagliare i giavellotti contro i nemici. Dopo che i giavellotti furono stati abbandonati, si combatté con le spade.

Ma i Germani, secondo la loro abitudine, formarono rapidamente la falange e sostennero l'attacco delle spade. Si trovarono numerosissimi nostri soldati che si arrampicavano sulla falange, e strappavano via gli scudi con le mani e colpivano dall'alto. Sebbene l'esercito dei nemici fosse stato respinto e messo in fuga dal fianco sinistro, dal fianco destro essi incalzavano violentemente il nostro schieramento con la massa dei loro.

Dopo che il giovane Publio Crasso, il quale stava a capo della cavalleria, si fu accorto di ciò, poiché era più libero di quelli che si trovavano nel mezzo del campo di battaglia, inviò in aiuto ai nostri in difficoltà la terza linea.

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