Un lupo infonde coraggio ai soldati romani

Consules ad hostes in agrum Sentinatem pervenerunt ibique castra posita sunt …

I consoli giunsero presso i nemici nel territorio di Sentino, e in quel luogo venne collocato l'accampamento.

Poi tra i nemici furono tenute delle consultazioni e si convenne che non scendessero sul campo di battaglia tutti contemporaneamente: ai Sanniti furono affiancati i Galli, e agli Etruschi furono affiancati gli Umbri. Fu fissato il giorno della battaglia; la battaglia fu affidata ai Sanniti e ai Galli. Inoltre si convenne che proprio durante lo scontro gli Etruschi e gli Umbri attaccassero l'accampamento Romano.

Per due giorni non fu fatto nulla degno di essere ricordato. Nel terzo giorno si scese in campo con tutte le truppe. Mentre gli eserciti stavano fermi schierati, capitò che una cerva che rifuggiva un lupo, dai monti attraverso i campi corse giù tra i due schieramenti: essendosi i due animali selvatici separati da quel punto, la cerva deviò verso i Galli, e il lupo verso i Romani. Al lupo fu data via libera tra le fila; i Galli trafissero la cerva.

A quel punto un soldato Romano tra quelli della prima linea, disse: Da quella parte, dove vedete l'animale sacro a Diana che giace, si è rivolta la fuga e la morte; da questa parte, un lupo vincitore sacro a Marte, illeso e inviolato, ci ha ricordato della stirpe di Marte e del nostro fondatore.

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