Futile e presuntuosa è l'erudizione - Seneca versione latino modus vertendi

Versione di latino di Seneca
LIBRO MODUS VERTENDI numero 45 pagina 70

Persequi singulos longum est quorum aut latrunculi aut pila aut excoquendi in sole corporis cura consumpsere vitam....

Sarebbe cosa lunga elencare le singole persone di cui o il gioco della dama o della palla o nella cura di abbronzarsi al sole hanno logorato la vita. Non sono oziosi quelli i cui piaceri richiedono molto impegno.

Infatti a proposito di loro nessuno dubiterà che non facciano nulla con impegno (di loro che) sono trattenuti dallo studio di inutili letterature, schiera che anche presso i Romani ormai e' grande. Questa fu una malattia dei Greci di indagare il numero di rematori che aveva avuto Ulisse, se fosse stata scritta prima l'Illiade o l'Oddisea, e inoltre se fossero tutti e due dello stesso autore, e infine altre cose di questo genere, che nel caso che tu le tenga per te non giovano per nulla a una intima consapevolezza, e se invece le esprimi potresti sembrare non più colto ma più fastidioso.

Ecco che un vano desiderio di imparare cose inutili ha invaso anche i Romani; in questi giorni, ho sentito un tale che riportava quali cose avesse fatto per primo ciascuno dei comandanti Romani: per primo Duilio vinse in una battaglia navale, per primo Curio Dentato portò in trionfo degli elefanti.

Ancora adesso, queste cose, anche se non sono rivolte a una vera gloria, tuttavia sono riguardano degli esempi di azioni civili; ma non e' destinata a giovare una tale scienza, tuttavia e' tale che ci intrattiene con l'appariscente vanità' delle cose.

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