Commio e Voluseno
Cum Antonio attributus esset magister equitum C. Volusenus Quadratus, qui cum eo hibernabat, Antonius eum qui impetum...ne vulnera sua essent impunita, conversoque equo se incautius in magistrum equitum permisit.
Quando ad Antonio fu conferito come capo della Cavalleria G. Voluseno Quadrato, che con lui trascorreva l'inverno, Antonio lo mandò contro la cavalleria nemica per fargli un attacco.
Voluseno a quel coraggio, che in lui era notevole, associava un terribile odio verso Commio con il quale [odio] obbediva ancor più volentieri agli ordini; di conseguenza tesi gli agguati, assalendo spesso i suoi cavalieri, attaccava combattimenti favorevoli.
Alla fine, poichè si battagliava con maggior vigore e poiché Voluseno, spinto dal desiderio di catturare lo stesso Commio, l'aveva inseguito con molta insistenza con pochi (cavalieri), improvvisamente Commio invocò l'aiuto ed il sostegno dei suoi, affinché le sue ferite non fossero senza punizione, e, girato il cavallo, si lanciò piuttosto in modo incauto contro il capo dei cavalieri. (Da Cesare)