Enea sposa Lavinia
Cum Graeci decimo anno Troiam fraude expugnavissent et urbem delevissent, Aeneas, Anchisae …
Dopo che i Greci, nel decimo anno, ebbero espugnato Troia grazie ad un tranello, e dopo che ebbero distrutto la città, Enea, il figlio di Anchise e di Venere, caro a molti dèi e dee per via della straordinaria devozione, fuggì con delle navi insieme a un vasto gruppo di Troiani, allo scopo di ricercare delle nuove sedi.
Dopo lunghe peregrinazioni attraverso il mare, e molte vicissitudini, il figlio di Anchise, egli insieme ai suoi compagni, giunse infine sulle coste dell’Italia, e attraccò nel territorio Laurentino, dove combatté una guerra con il re Latino. Infatti, all’epoca, controllavano quei luoghi il re Latino e gli Aborigeni.
Dopo che fu uscito sconfitto in battaglia, Latino stipulò la pace con Enea, e diede a lui in sposa la figlia Lavinia. A quel punto i Troiani fondarono una città, la quale, dal nome della moglie (la moglie di Enea), venne chiamata “Lavinio”.