Esculapio aiuta gli ambasciatori romani
Cum terribilis pestilentia in urbem incidisset, senatus legatos Epidaurum misit qui Aesculapium, medicinae deum convocarent.... Quae ad portum pervenit atque in legatorum navem conscendit. Tunc omnes intellexerunt deum cum legatis Romam navigaturum esse.
Essensosi su Roma abbattuta una pestilenza terribile, il senato mandò ad Epidauro ambasciatori per convocare Esculapio, persona autorevole nel campo della medicina (altro significato della parola deus vedi vocabolario).
I Romani desideravano far venire questa persona (lett. questo) in città poiché era stato il più sapiente fra tutti i medici (genitivo partitivo), ma gli abitanti di Epidauro non volevano farlo allontanare dalla propria città.
Nottetempo, però, Esculapio si introdusse nella camera da letto degli ambasciatori; tenendo nella mano un bastone con un serpente (e) disse: "verrò per aiutarvi e a breve mi vedrete sulla vostra nave. Il giorno dopo il popolo di Epidauro si recò al tempio di Esculapio, per conoscere la volontà del dio. Ma, dopo aver atteso invano, all'improvviso un magnifico serpente fu visto uscire dal tempio.
Questo raggiunse il porto, e s’imbarcò sulla nave degli ambasciatori. Allora tutti capirono che il dio avrebbe navigato verso Roma con i legati.