Milia civium Romanorum sub sacramento meo fuerunt circiter quingenta. Ex quibus deduxi in colonias ...

All'incirca cinquecentomila cittadini Romani mi prestarono giuramento militare. Di questi, molto più di trecentomila li inviai nelle colonie o li rimandai nei loro municipi, e assegnai a ognuno di loro poderi o denaro come compenso per il servizio.

Ho catturato seicento navi senza contare quelle più piccole delle triremi, se ce ne furono. Ho ottenuto per due volte il trionfo con l'onore dell'ovazione e ho condotto tre trionfi sul cocchio e sono stato chiamato per ventuno volte "generale vittorioso". A motivo delle mie imprese, felicemente compiute in terra e in mare, il senato decretò che si dovessero rivolgere agli dei immortali pubbliche preghiere di ringraziamento per cinquanta volte. Poi pregarono per deliberazione del senato per ottocentonovanta giorni.

Durante i miei trionfi, ci sono stati nove re e figli di re davanti al mio carro. Ero stato console per tredici volte nel momento in cui scrivevo queste cose e sono stato capo del senato per quarant'anni.

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