Come stupire i commensali - Orazio versione latino NOVA LEXIS

Come stupire i commensali
Versione di latino di ORAZIO
LIBRO nova lexis n. 8 pagina 235
Testo latino

Olim prisci Romani frugalem vitam degebant parceque vivebant, at recentiores clari fuerunt ob crapulam et intemperantiam: nunc narraturi...

Traduzione

Un tempo gli antichi Romani vivevano una vita modesta e moderata e vivevano moderatamente, al contrario quelli più vicini a noi sono stati celebri per l'alcolismo e per la smoderatezza:

ora stiamo per raccontare la famosissima cena di Rufo Nasidieno, che è largamente raccontata dal poeta Orazio nelle sue “Satire”. Infatti il ricco Nasidieno, cavaliere romano, imbandì per i suoi ospiti un banchetto molto raffinato, che si durò fino all’alba: l’anfitrione così disse: “Per primo state per gustare cinghiale lucano con lattuga e ravanelli e state per sorseggiare il vino di Cecubo o di Falerno.

In seguito vi saranno serviti uccelli, ostriche e pesci, tra cui una murena guarnita con una salsa di pesci dell’Iberia. La murena, che state per ricevere, è pregna: infatti dopo il parto è peggiore in quanto a carne.

Infine furono servite da giovani schiavi le membra di una gru fatte a pezzi, del fegato di oca bianca e spalle di lepre sventrate insieme ai lombi. Giustamente il poeta Lucilio scrisse dei suoi coetanei Romani: “Vivete ghiottoni, dissipatori, vivete o pance!”

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