Alessandro sconfigge Dario (Versione latino Curzio Rufo)

Alessandro sconfigge Dario
versione latino Curzio Rufo
Traduzione dal libro Nova mente

Fit proelium. Macedones in ferrum cum contemptu totiens a se victi hostis ruebant: contra Persae mori quam vinci praeoptabant....

Avvenne la battaglia. I Macedoni si gettavano nell ferro (=nello scontro), con disprezzo del nemico tante volte sconfitto: i Persiani, dal canto loro, preferivano morire piuttosto che soccombere.

Rare volte, in un combattimento, si è versato tanto sangue (genitivo partitivo). Dario, vedendo i propri soccombere, volle andare anche lui incontro alla morte, ma venne convinto dagli amici più a fuggire. Quando taluni gli consigliarono di sbarrare il ponte del fiume Cidno, allo scopo d'impedire il transito dei nemici, egli rispose di non voler badare alla propria salvezza in modo tale da lasciare migliaia di commilitoni in balia al nemico.

Alessandro, invece, si gettava nella mischia e laddove aveva visto i nemici serratissimi combattere in modo acerrimo, lì sempre si fiondava, volendosi personalmente esporre ai pericoli, sottraendo ad essi i soldati ( e volendo che i pericoli fossero per sè, non). Grazie a tale scontro, Alessandro conquistò l'impero dell'Asia:

tale fu il suo trionfo che, in seguito, nessuno osò ribellarsi e i Persiani, con rassegnata pazienza, accettarono il giogo della servitù dopo un periodo di tanti anni.

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