Il ciclo troiano I Greci fingono di ritirarsi

Juventas Nova Mente, nove discere

In Aeneide, celebri poemate Latino, de Troiae belli fine legimus. Nam post Troiae excidium Aeneas profugus cum filio et paucis comitibus ad...

Nel famoso poema latino, l'Eneide, leggiamo della fine della guerra di Troia. Infatti (leggiamo che) dopo l'eccidio di Troia, Enea, profugo, con il figlio e pochi compagni approdò sulle coste dell'Africa e narrò (le gesta)

della regina Didone, che li aveva benevolmente accolti, dell'inganno dei Greci e dell'espugnazione di Troia. Nel decimo anno di guerra i Greci disperando di prendere Troia con la forza, ricorsero ai tranelli.

Infatti i Greci fingendo la fine della guerra e il ritorno in patria, salparono con tutte le loro truppe. Tuttavia secondo il piano di Ulisse, prima avevano costruito un grande cavallo di legno sul quale avevano scritto: "I Greci che fanno ritorno in patria donano il cavallo a (lla Dea) Minerva". Poi segretamente rinchiusero Ulisse e pochi valorosi soldati nel cavallo che abbandonarono sulla spiaggia di Troia.

La folla dei Troiani perciò, non vedendo più né l'accampamento né le navi, certa della fuga dei nemici, accorse felice dalla città esultando con grande gaudio.

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