Deianira - Libro Nove

Deianira versione latino Igino traduzione
Libro Nove numero 8 pagina 205

Deianira, Oenei filia, Herculis uxor, cum vidit Iolen virginem captivam eximiae formae esse adductam, se coniugio eam privaturam esse putavit....

Deianira, figlia di Oneo e sposa di Ercole, quando vide che Iole, una fanciulla dalla straordinaria bellezza, era stata portata come da lui, pensò di poter poter perdere il marito.

E così, ricordando gli insegnamenti di Nesso, inviò uno schiavo, soprannominato Lica, affinché portasse ad Ercole una veste impregnata del sangue di un centauro. Quindi poco dopo il sole, che era sceso sulla terra, iniziò ad ardere.

Deianira, vedendo ciò, comprese l'inganno (decepisse) di Nesso, e mandò lo schiavo per richiamare Ercole. Questi però l'aveva già indossata e iniziò immediatamente a bruciare; e sebbene si fosse gettato in un fiume per spegnere il fuoco, la fiamma cresceva; volendo oltretutto togliersi la veste, egli si scarnificava.

Allora si dice che Filottete, figlio di Peonte, costruì per Ercole una pira sul monte dell'Eta: quello vi ascese per far giungere l'immortalità su di sè. Per questo favore Ercole donò a Filottete l'arco e le frecce. Deianira inoltre si suicidò.

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