Le guerre sannitiche - versione latino

Romani, quorum imperium interim creverat, cum aliis populis ... demum in oboedientiam imperiumque populi Romani redegerunt.

I Romani, dei quali l'impero nel frattempo era cresciuto, per molti anni combatterono una guerra nuova ed spaventosa con altri popoli che erano tra il Piceno, la Campania e la Apulia.

I Sanniti, che avevano ricchezza, predisposizione all'inganno e tenacia, con quali anche i Galli e gli Etruschi erano talora alleati, a lungo spossarono le truppe romane e sciolsero i patti che con essi avevano fatto. Nota è la loro vittoria presso le Forche Caudine.

Dopo che sconfissero i Romani, Ponzio, che era il loro condottiero, desiderava apertamente distruggere le milizie romane. Egli tuttavia consultò Erennio, che così decretò: "I Sanniti non devono uccidere nè lasciar andare i Romani". Perciò i Sanniti misero tutti i soldati Romani inermi sotto il giogo. Pertanto poiché i nemici avevano dissentito tra loro sulla strage, i Romani, benché avessero ricevuto questo grave oltraggio, furono tuttavia salvi.

Coloro che erano desiderosi di vendetta prepararono un nuovo combattimento contro i nemici che infine riportarono sotto l'obbedienza e il comando del popolo romano.

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