Muzio Scevola - Versione Nove (1)

Mucius cum a Porsenna, rege Etruscorum, urbem nostram gravi ...

Muzio sopportando a stento che la nostra città era tormentata con una pesante e duratura guerra da Porsenna re degli etruschi entrò di nascosto cinto di armi nell'accampamento e tentò di uccidere il re che stava compiendo sacrifici dinanzi all'altare.

Forte del proposito oppresso tra la moltitudine non nascose la motivazione della venuta e mostrò con ammirevole sopportazione fino a qual punto disprezzasse i tormenti odiando la sua mano destra perché non aveva potuto usufruire del suo servizio per l'uccisione del re. La bruciò dopo che fu gettata nel fuoco gli dèi immortali effettivamente non videro con occhi molto attenti alcun rito celebrato presso gli altari Muzio spinse lo stesso Porsenna a convertire in ammirazione la sua vendetta infatti disse:

"Muzio, vai dai tuoi, e annuncia a loro che tu avendo attentato alla mia vita hai ricevuto la vita in dono da me Muzio più triste per la salvezza di Porsenna che più gioioso della sua fece ritorno in città con il soprannome di eterna gloria di Scevola.
(By Maria D.)

VERSIONE 2

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:08:38 - flow version _RPTC_G1.3