Visita del Re Prusia a Roma
Eo anno rex Prusias venit Romam cum filio Nicomede. Is, magno..postremo Nicomedem senatui commendavit.
In quell'anno re Prusia giunse a Roma con il figlio Nicomede. Egli, dopo aver fatto ingresso in città con un grande stuolo di accompagnatori, si avviò dalla porta verso il foro e, dopo che si fu radunata folla da ogni parte, disse che era venuto a salutare gli dei, che abitavano la città di Roma, il senato ed il popolo Romano, ed a congratularsi, perché avevano sconfitto i re Genzio e Perseo e, dopo aver assoggettato gli Illiri ed i Macedoni, avevano allargato il loro impero.
Poi Prusia chiese al senato due giorni, nei quali visitare i templi degli dei immorali, la città, gli ospiti e gli amici. Gli fu assegnato, affinché lo accompagnasse, il questore L. Cornelio Scipione che anche a Capua gli era stato mandato incontro; e furono affittate delle case, che accogliessero piacevolmente lui ed i suoi accompagnatori. Dopo il terzo giorno andò al senato; si congratulò per la vittoria; ricordò i propri meriti in quella guerra;
chiese di poter compiere un voto a Roma, immolando sul Campidoglio dieci vittime maggiori: quei voti erano per la vittoria del popolo Romano e perché fosse confermata l'alleanza con lui ed anche perché gli fosse dato un territorio sottratto al re Antioco. Infine raccomandò al senato il figlio Nicomede.