Cicerone reprime la congiura di Catilina - VERSIONE di Latino Comprendere e tradurre
Cicerone reprime la congiura di Catilina
Autore: sconosciuto Nuovo comprendere e trad.
Titolo: Cicerona reprime la congiura di Catilina
Autore: sconosciuto
Libro: nuovo comprendere e tradurre vol. 3 pag 37
Inizio:
Lucius Sergius Catilina anno sexagesimo tertio a Ch. n.
Fine: a senatu populoque romano pater patriae appellatus est
Lucio Sergio Catilina nel 63 a. C. , dopo che per la seconda volta aveva subito una sconfitta nell'elezione al consolato, fece una congiura con molti compagni per impadronirsi del potere. I congiurati, tra i quali vi erano anche uomini nobili, per realizzare il loro intento, avevano deciso di uccidere il console in un certo giorno, di incendiare la città e di saccheggiare l'erario.
Ma i piani segreti dei congiurati giunsero alle orechie di Cicerone, che era console in quel anno, poiché Curione, uno tra i congiurati che non aveva meno vanità che audacia, parlò a proposito della congiura con una sua amica, di nome Fulvia. Fulvia invece non nascose un simile pericolo per lo Stato ma raccontò al console tutte le cose che aveva sentito sulla congiura. E così la congiura fu scoperta e in senato Cicerone accusò apertamente Catilina. Quello, temendo una punizione, uscì di notte da Roma e cercò scampo presso l'esercito che era allestito in Etruria ma i compagni che erano rimasti a Roma, catturati da Cicerone, furono condannati a morte su disposizione del Senato.
Catilina tuttavia non desistette dall'impresa e combattè da nemico contro l'esercito romano in Etruria, ma fu sbaragliato e ucciso. Cicerone, invece, poiché aveva salvato lo Stato da un grave pericolo, fu chiamoto padre della patria dal senato e dal popolo romano.