Sono finalmente tornato ai miei libri - VERSIONE latino Cicerone

Sono finalmente tornato ai miei libri
versione di latino di Cicerone
Versione da: dalla sintassi al testo
(il latino per il triennio n 37 pag 164
Inizio: Ex tuis litteris quid ageres et ubi esses cognivi, quando autem te visuri

Dalle lettere ho saputo cosa fai e dove sei; ma non ho potuto di certo capire dalle stesse lettere quando ti vedremo.

Tuttavia sono indotto a sperare che si avvicini il tuo arrivo: il quale voglia il cielo mi sia di sostegno! Benché siamo premuti da tanti e così grandi problemi, tu potresti aiutare me o forse io te in qualche cosa. Sappi infatti che io, dopo che sono giunto in città, sono tornato in grazia con i vecchi amici, cioè con i nostri libri.

Avevo abbandonato il loro uso non perché fossi arrabbiato con loro, ma perché mi vergognavo di loro; mi sembrava infatti che, occupandomi di faccende molto confuse (con) di compagni molto sleali, non seguissi abbastanza i loro precetti. Mi perdonano, (mi) richiamano all'antico uso e dicono che tu, che hai perseverato in quello (nell’antico uso), sei stato più sapiente di me. Perciò, poiché mi servo di quelli ben disposti, sembra che debba sperare, se ti vedessi, di superare facilmente i problemi che (mi) sono d’impiccio

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