Disorientamento tra i soldati di Cesare (Versione di latino Cesare)

Disorientamento tra i soldati di Cesare versione latino Cesare dal libro Operativamente pag 67 numero 49

Dum paucos dies ad Vesontionem rei frumentariae commeatusque causa moratur, ex percontatione nostrorum vocibusque Gallorum ac mercatorum,...

Nei pochi giorni in cui Cesare si trattenne a Vesonzione per rifornirsi di grano e di viveri, i Galli e i mercanti, interrogati dai nostri soldati, andavano dicendo che i Germani erano uomini dal fisico imponente, incredibilmente valorosi e avvezzi al combattimento;

spesso li avevano affrontati, ma non erano neppure riusciti a sostenerne l'aspetto e lo sguardo. Di colpo, in seguito a tali voci, un timore così grande si impadronì dei nostri, da sconvolgere profondamente le menti e gli animi di tutti.

Dapprima, si manifestò tra i tribuni militari, i prefetti e gli altri privi di grande esperienza militare, che avevano seguito Cesare da Roma per ragioni di amicizia. Tutti adducevano scuse, chi l'una, chi l'altra, sostenendo di avere dei motivi che li costringevano a partire, e ne chiedevano a Cesare il permesso.

Alcuni, trattenuti dalla vergogna, rimanevano, per non destare sospetti di timore, ma non potevano contraffare l'espressione del volto, né talora trattenere le lacrime; al sicuro, nelle loro tende, si lamentavano del loro destino o compiangevano con i loro amici il comune pericolo.

Dum Caesar paucos dies ad Vesontiónem rei frumentariae commeatusque causa moratur //, ex percontatione nostrorum vocibusque Gallorum ac mercatorum, // qui

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