Fabrizio e gli ambasciatori dei Sanniti - versione latino Ornatus

Fabrizio e gli ambasciatori dei Sanniti
Versione di latino traduzione dal LIBRO Ornatus
Testo latino

Legati a samnitibus ad C. Fabricium, imperatorem populi romani, venerunt et, memoratis multis magnisque rebus, quae bene ac benivola post...

Degli ambasciatori da parte dei Sanniti vennero a trovare Caio Fabrizio, generale del popolo romano, e, ricordandosi delle grandi e numerose prove di benevolenza e di bontà da lui date ai Sanniti dopo la conclusione della pace, gli portarono in dono una grossa somma di denaro, pregandolo di accettarla e di farne uso, dicendo che i Sanniti osavano far ciò perché notavano come mancassero molte cose alla dignità della sua casa e del suo tenor di vita, e che egli non era convenientemente fornito come il suo valore e la sua gloria richiedevano.

Allora Fabrizio portò le proprie mani dalle orecchie agli occhi e quindi al naso, alla bocca, alla gola e infine giù fino al ventre e disse ai legati che fino a quando gli fosse dato di resistere e comandare a tutte quelle membra, non avrebbe mai mancato di nulla;

pertanto quel denaro, di cui egli non avrebbe fatto alcun uso, non lo accettava da coloro ai quali egli sapeva sarebbe riuscito utile.

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