Cesare rimette in libertà il giovane re Tolomeo

Caesar, Ptolemaeum regem cohortatus ut consuleret regno paterno, parceret praeclarissimae patriae....Caesarem bellum acriter gerere coepit, ut lacrimas, quae in colloquio proiecerat, gaudio profudisse videretur.

Testo latino completo

Cesare, dopo aver esortato il re Tolomeo a provvedere al regno paterno, a rispettare la nobilissima patria che era sconvolta da ignobili incendi e minacce (mĭnae, ārum), a richiamare in primo luogo i suoi cittadini al buon senso, poi a mantenerlo, a prestare dovunque, fede al popolo romano e a lui stesso, tenendo la destra nella destra, cominciò a rilasciare ragazzi in età già sviluppata.

Ma l’animo del re, educato con fallaci precetti, per non discostarsi dai costumi della sua gente, piangendo cominciò a pregare Cesare perché non lo liberasse: infatti al cospetto di Cesare lo stesso regno non era più gradito a lui. Tenendo nascoste le lacrime i ragazzi, commosso lo stesso Cesare, celermente, come egli stesso afferma, li rimandò dai suoi.

Quello (Tolomeo), come uscito da un blocco di partenza in una pista libera, subito cominciò a combattere aspramente contro Cesare, così che le lacrime che aveva versato (prōĭcĭo, is, iēci, iectum, ĕre) nel colloquio, sembrò che si trasformassero in gioia.(by Geppetto)

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