Germani, post tergum clamore audito, cum suos interfici viderent, armis abiectis signisque militaribus ...

I Germani, sentito lo schiamazzo dietro le spalle, quando videro che i loro venivano uccisi, dopo aver gettato le armi ed abbandonato le insegne militari, si lanciarono fuori dall'accampamento; e dopo che furono giunti alla confluenza della Mosa e del Reno, avendo perso speranza nella fuga che restava, dopo che un gran numero era stato ucciso, i superstiti si gettarono nel fiume, e lì morirono sopraffatti dalla paura, dalla stanchezza e dall'irruenza del fiume.

I nostri, tutti vivi, poiché pochissimi erano stati feriti, liberi dal timore di una guerra tanto grande, dato che il numero dei nemici era stato di quattrocentotrentamila unità, si ritirarono nell'accampamento. Cesare concesse a coloro che aveva trattenuto nell'accampamento la possibilità di andare via.

Quelli avevano saccheggiato i campi dei Galli, e così, per paura di uccisioni e torture, dissero di desiderare di restare presso di lui. A costoro Cesare concesse la libertà.

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