Lo scrivano: un lavoro ideale?
Scribarum vitam quondam filiis suis senex scriba laudabat: Scriba sum vos quoque pueri scribae este...
Una volta, uno scrivano anziano lodava con i suoi figli suoi la vita degli scrivani: Sono uno scrivano: anche voi, o fanciulli, sarete scrivani.
Sarete felici, senza alcun dubbio. Celebrate quindi il vostro mestiere. I contadini, infatti, o i marinai, o i poeti, o gli atleti, nostri colleghi, certamente non sono felici e neppure lo saranno. Infatti, i contadini arano la terra secca, e non sempre, in autunno, raccolgono i frutti, perchè, per via delle molte piogge, i fiumi allagano talvolta i campi.
Inoltre i contadini devono dare al padrone sempre una grande quantità di frumento: per cui, non sempre godono di riposo nell’ombra dei fichi frondosi, così come è stato scritto da molti poeti. I marinai si affidano spesso alla navigazione verso il lontano Egitto o l'Asia, tra onde terribili e tempeste; di tanto in tanto, combattono anche contro la ferocia di pirati crudeli.
Gli atleti non hanno mai riposo. I poeti illustri hanno ed avranno sempre molti allori, ma le poesie non danno il pane. Perciò, o fanciulli, siate degli scrivani: gli affari del vostro padrone vi staranno a cuore, e farete sempre profitti cospicui.