Milziade viene onorato dalla sua città

Eius victoriae non alienum videtur quale praemium Miltiadi sit tributum docere ...

Di quella vittoria, non appare fuori luogo esporre quale ricompensa fu accordata a Milziade, affinché possa più agevolmente essere compreso che la natura di tutte le città è la medesima.

Infatti, così come un tempo, presso il popolo Romano, le ricompense erano considerate eccezionali e di scarsa entità e, per quella ragione, gloriose, mentre oggi sono diffuse e abusate, allo stesso modo leggiamo che è stato, un tempo, presso gli Ateniesi.

Ed infatti, a questo Milziade, che aveva liberato Atene e l'intera Grecia, fu concesso tale onore: che, nel porticato che viene chiamato Pecile, mentre veniva dipinta la battaglia di Maratona, la sua figura fosse posta per prima nel gruppo dei dieci comandanti, e che egli sembrasse incitare i soldati ed ingaggiare il combattimento.

Quel medesimo popolo, dopo che ebbe conseguito una maggiore potenza, e dopo essere stato corrotto dall'elargizione dei magistrati, tributò trecento statue a Demetrio Falereo.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:35:07 - flow version _RPTC_G1.3