Rex Asiae Attalus legatos Romanos comiter acceptos Pessinuntem in Phrygiam ...

Il re dell'Asia, Attalo, condusse gli ambasciatori Romani, dopo averli accolti affettuosamente, a Pessinunte, nella Frigia, e agli ambasciatori consegnò una pietra sacra, la quale veniva chiamata dagli abitanti "la madre degli dei", affinché la riportassero a Roma.

Dopo essere stato fatto andare avanti dagli ambasciatori, M. Valerio riferiva la venuta della dea e chiedeva se nella città fosse presente un uomo particolarmente onesto per accogliere convenientemente Cibele in ospitalità: venne scelto P. Cornelio Scipione Nasica, che si riteneva provvisto delle massime virtù.

Costui si recò insieme a tutte le matrone incontro alla dea, ad Ostia: dopo che la nave fu giunta alla foce del fiume Tevere, così come era stato ordinato, Scipione, dopo essere stato trasportato con la nave in alto mare, prese la dea dai sacerdoti e la depose sulla terraferma. Le matrone più illustri della città, che tuttavia non sapevano se erano degne, ricevettero la statua della Grande Madre; quelle, in successione, di mano in mano, mentre tutta la città era in strada, dopo che dei turiboli con dell'incenso erano stati collocati davanti alle porte, trasportarono la dea nel tempio della Vittoria, che si trova sul Palatino, il giorno prima delle Idi di Aprile, e quel giorno fu festivo.

Il popolo, in gran numero, portò sul Palatino offerte per la dea, ed ebbero luogo un lectisternio e dei giochi pubblici chiamati Megalensi.

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