Spedizione contro i Senoni

Caesar nondum hieme confecta, proximis quattuor coactis legionibus, de improviso fines Nerviorum ...

Cesare, quando l'inverno non era ancora giunto al termine, dopo aver radunato le quattro legioni più vicine, all'improvviso si diresse nel territorio dei Nervii, i quali non riuscirono né a radunarsi, né a scappare, poiché egli, dopo aver catturato un gran numero di capi di bestiame e di uomini, ed aver concesso il bottino ai soldati e saccheggiato i campi, li costrinse a recarsi da lui in resa e a consegnargli gli ostaggi. Portata rapidamente a termine la trattativa, aveva intenzione di riportare di nuovo le legioni nei quartieri invernali.

Dopo che in primavera era stata indetta l'assemblea della Gallia, come Cesare aveva stabilito, poiché i rimanenti erano venuti, ma non i Senoni, i Carnuti e i Treveri, ritenendo che questo (episodio) fosse l'inizio della guerra e della ribellione, trasferisce l'assemblea a Lutezia dei Parisii.

I Parisii erano limitrofi ai Senoni, e nel ricordo dei padri comuni avevano formato un'unica popolazione, tuttavia si riteneva che fossero stati estranei a questo piano. Dopo che questa cosa fu stata dichiarata da un palco, (Cesare) parte con le legioni contro i Senoni, e giunge là a marce forzate.

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