Annibale marcia su Taranto - Quae manent 2 pagina 49 numero 10

Hannibal postquam Tarentum ire constituit, electis...

Annibale dopo che decise di andare a Taranto, scelti diecimila fanti e cavalieri, che pensava che sarebbero stati più adatti alla spedizione per la velocità fisica e la leggerezza delle armi, alla quarta vigilia della notte mosse le insegne, e mandati avanti quasi ottanta cavalieri numidi ammonì di perlustrare ogni cosa con lo sguardo, affinché nessuno degli agresti osservatore da lontano della schiera fosse tratto in errore.

Questo stesso spinta rapidamente la schiera pose l'accampamento alla distanza di quasi quindici miglia da Taranto; e ammonì i soldati convocati lì a procedere tutti secondo il percorso e a non permettere che qualcuno deviasse. Quasi alla stessa ora era giunta la notizia a Taranto che alcuni cavalieri Numidi avevano spopolato i campi e avevano gettato largamente il terrore sugli agresti.

E in verità il prefetto romano non fu mosso con alcun altro modo se non ordinare ad alquanti cavalieri di uscire il giorno dopo all'alba per trattenere il nemico dai saccheggi.

Versione tratta da Livio

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