Cicerone salvatore della patria - Quae manent 2 pagina 152 numero 12
Haec ego et multa alia cogitans hoc videbam...
Io pensando queste cose e molte altre presumevo questo: se la mia morte avesse potuto annientare la pubblica causa, nessuno avrebbe mai osato sostenere (portare su di sé) la salvezza dello stato contro i cittadini disonesti.
Parimenti non solo se io fossi stato distrutto con la forza, ma anche se io fossi morto di malattia, come esempio di (per) salvaguardare lo stato (lo stato)
sarebbe morto insieme con me. Chi infatti una volta che non sono stato richiamato dal senato e dal popolo romano nonostante il tanto zelo di tutte le cose oneste, - il che sicuramente, se io fossi stato ucciso, non sarebbe potuto accadere, - oserebbe toccare alcuna fazione dello stato con la propria minima invidia? Ho dunque preservato lo stato con il mio allontanamento, giudici:
con il mio lutto e dolore ho allontanato da voi e dai vostri figli la strage, la desolazione, gli incendi, le rapine, e io solo ho salvato due volte lo stato, una volta con la gloria, la seconda con la mia tribolazione.
(by Maria D.)
Versione tratta da Cicerone