I Romani conquistano Preneste

Non equitum neque peditum impetum sustinuerunt Praenestini: dissipati ordines sunt dein...

I Prenestini non sostennero né l'impeto dei cavalieri né dei fanti: furono scompigliate le file poi, dopo che l'esercito schierato a battaglia non persisteva (si manteneva)

in alcuna posizione, si ritirarono e costernati e respinti con paura oltre il loro accampamento si fermarono dalla corsa sparpagliata non prima di essere al cospetto di Preneste. Lì sparpagliati dalla fuga occuparono un luogo per fortificarlo con un'opera di fortificazione in gran fretta, affinché, se si fossero ritirati entro le mura, il campo non sarebbe bruciato all'istante e saccheggiati tutti sarebbe stato portato avanti l'assedio contro la città.

Ma dopo che saccheggiato l'accampamento presso Allia il vincitore romano si avvicinava, fu lasciato anche questo come testimonianza. Pensando che le mura fossero a stento sicure, si chiusero (inf storico) nella città di Preneste. Inoltre c'erano otto città sotto il potere dei Prenestini: catturate tutte queste non con un grande scontro l'esercito fu condotto a Velletri, che fu espugnata facilmente.

Allora si giunse alla capitale della guerra Preneste e fu ricevuta non con la forza, ma con la resa. T. Quinzio, ricevuta Preneste in resa, ritornò a Roma e trionfando portò in campidoglio la statua di Giove Imperatore portata via da Preneste.
(by Maria D.)

Versione tratta da Livio

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