L'importanza dei prodigi divini - Semper il latino nel tempo 1 pagina 136 numero 32
Ab antiquis Graecis Romanisque di futurorum...
Dagli antichi Greci e i Romani gli dèi erano considerati messaggeri degli avvenimenti futuri; pertanto gli uomini pii non trascuravano mai i prodigi funesti.
Marco Crasso, dato che desiderava combattere contro i Parti, giunge da Roma in Asia; infatti riteneva i parti nemici crudeli dei Romani. Spesso esclamava: "Molti abitanti di Roma attenderanno la gloria mia e del popolo romano, dopo che debellerò i nemici crudeli". Crasso doveva condurre fuori le proprie truppe per i vasti campi dell'Asia, ma trascurava i molti prodigi degli dèi: l'improvvisa tempesta sommergeva l'insegna dell'alfiere nelle onde;
le nuvole dense offuscavano Lo sguardo (gli occhi) dei Romani e a causa delle tenebre scure le truppe non potevano accedere alle rive del fiume.
Crasso non crede al prodigio e e allora attraversa intrepido il fiume, ma viene sconfitto dai nemici e perde la vita. I Romani avranno sempre come esempio la cattiva sorte di Crasso: viene infatti ancora ricordata la storia di Crasso.
(By Maria D. )