La gatta, l'aquila e il cinghiale femmina - Quae manent 1 pagina 83 numero 33
Aquila in planta nidificabat, feles...
Un aquila aveva fatto il nido su un albero una gatta partoriva nella cavità dell'albero e un cinghiale femmina nell'ombra sotto l'albero.
Allora la gatta tendeva un tranello (indisidiae, insidiarum pl): faceva cadere giù la sua tana con la sua furba malizia e diceva all'aquila: "E' tramata dal cinghiale una grande sciagura: infatti il cinghiale scavava la terra e faceva cadere l'albero: e così pestava e uccideva i piccoli, nostri prediletti". L'aquila veniva impaurita dal racconto della crudele gatta.
Poi la subdola gatta con grande perfidia dice alla setolosa cinghiale femmina: "Amica, devi temere l'aquila; infatti è tramata dall'aquila una terribile sciagura. Mentre tu pascoli con gli agnelli e le capre, l'aquila si avvicina e prende i piccoli". E così l'ingannevole gatta diffonde afflizioni nel bosco e si mette sicura nella cavità dell'albero. Di notte si allontana, cerca del cibo e sazia i piccoli.
L'aquila invece teme una disgrazie e rimane sull'albero, il cinghiale femmina teme un saccheggio e non abbandona la tana. Dunque l'aquila e il cinghiale femmina venivano logorate dalla fame e offrivano alla furba gatta una grande abbondanza di cibo.
(By Vogue)