La guerra del Peloponneso - Versione latino Quae manent 1 pagina 264 numero 13

Athenienses, consilio Periclis ducis...

Gli Ateniesi, sotto suggerimento del condottiero Pericle, salirono sulle navi e saccheggiarono e spogliano l'intera Sparta.

In verità venne considerata la famosa spedizione di Pericle; poi si combattè in una battaglia navale e gli Spartani furono sconfitti e fuggirono. Alla fine, spossati da tante negatività, stipularono la pace per 50 anni, ma accordarono la tregua sotto il proprio nome, poi la rompevano a causa di un rappresentante degli alleati.

Da quel momento la sede della guerra fu spostata in Sicilia e gli Ateniesi mutarono la guerra terrestre in quella navale. Già occupavano Siracusa, quando Gilippo, condottiero degli Spartani, mandò a chiamare la flotta con le truppe ausiliarie e si combatté così con grandi forze. Gli Ateniesi furono dunque sconfitti durante il primo scontro della competizione navale; persero anche l'accampamento con tutto il denaro pubblico e privato.

Fu preparata la guerra navale, ma vennero affondate a causa dell'inesperienza dei condottieri. Il condottiero Demostene evitò la prigionia con la spada e la morte volontaria; il collega Nicia invece amplificò la strage dei suoi con il disonore della prigionia.
(By Maria D.)

N. B. In questa versione i verbi sono stati tradotti utilizzando il presente storico)

Versione tratta da Giustino

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